"Vedere, immaginare, sognare, essere folle. Ecco una sequenza che può meravigliare il lettore contemporaneo. Occorrerebbe, in ogni caso, una spiegazione per stabilire l'eventuale relazione intercorrente tra questi termini. Un ellenista troverebbe senza dubbio la nostra sequenza meno delirante e anche meno astratta poiché l'unità è data, in maniera evidente dalla phantasia".
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La phantasia, dice Aristotele, ha tratto il suo nome dalla luce (phaos) poiché senza luce è impossibile vedere. L'autore affronta a partire dal Corpus ippocratico il vocabolario dei comportamenti della follia presso gli antichi e ricostruisce l'origine della terapia che coincide col trionfo del dualismo corpo-anima. Il testo studia anche l'importanza delle terapie derivanti da teatro e musica.
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Monografia
Descrizione
La *follia nell'antichità classica : la *mania e i suoi rimedi / Jackie Pigeaud ; a cura di Antonietta D'Alessandro Venezia : Marsilio, 1995 313 p. ; 21 cm
Note
Trad. dal francese di A. D'Alessandro.
Anno pubblicazione
1995
Titolo dell'opera
Folie et cures de la folie chez les médicins de l'antiquité gréco-romaine. -