Se già Leon Battista Alberti nel suo trattato "De re aedificatoria" (1452) scriveva della necessità per l’architetto di dominare diversi saperi e tecniche per poter costituire una propria scienza, oggi l’intreccio delle discipline è aumentato in modo esponenziale, e perciò analizzare l’architettura attraverso l’opposizione fra autonomia ed eteronomia aiuta la comprensione delle trasformazioni in atto. L’architettura infatti deve continuamente riaffermare la propria identità, il suo manifestarsi come disciplina al contempo scientificamente rassicurante e portatrice di empatia: il suo essere rappresentata da armonie, codici e misure che la storia ci ha consegnato, e dall’impellente dovere di elaborare una loro, non rimandabile, riattualizzazione. Il volume chiama dunque a raccolta eterogenei studiosi della materia (storici, progettisti, fotografi, tecnici, filosofi ecc.) per un serrato confronto tra creatività e sapere tecnico, tra istanze immateriali e valori fisici, tra arte e scienza, a partire da alcune parole chiave: patrimonio, dialogo, luce, poesia, archeologia, formazione, costruzione, paesaggio, musica, composizione, società, cinema, fotografia, filosofia, razionalità, integrazione, estetica, materia, scienza e scultura.
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Descrizione
*Architettura disciplina eteronoma : temi e attori del sapere contemporaneo / a cura di Emilio Faroldi e Maria Pilar Vettori Macerata : Quodlibet, 2025 1 v.