Carta straccia, limature di metallo, cera persa, residui di lavorazione di cardatura e tintura, rifiuti edili...
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In che modo questi scarti dell’arte e dell’industria, apparentemente senza valore, hanno evitato le fiamme del focolare o il colpo di scopa del garzone di bottega per accendere invece l’ingegno, generare nuove forme, e dare impulso a ulteriori atti di creazione? Guardando oltre alle categorie ben indagate di spoliazione e reimpiego, Wastework mette in primo piano lo scarto come espressione materiale di pratiche di ordinamento e classificazione di chi decide di volta in volta tra raccolta e smaltimento, desiderato e indesiderato, salvezza e perdita. Gli autori del volume seguono i destini di stracci sporchi e foglie di indaco in decomposizione, sbirciano i macchinari teatrali dietro il sipario, si avventurano nella fonderia del fabbro, nel laboratorio del chimico, e nelle gallerie dei minatori. Riunendo ricerche di storici dell'arte, dell’architettura, della scienza e dell’ambiente, questo volume esamina gli atti di smaltimento e di riuso, e le conseguenze questi comportano per lo studio della cultura materiale della prima età moderna. Attingendo al campo dei Discard Studies e dell’ecomaterialismo, questi saggi mettono alla prova l’utilità di formulazioni contemporanee – sostenibilità, riciclo, zero-waste, ciclo di vita del prodotto, flussi metabolici – e propongono nuove categorie con cui re-immaginare il passato che abbiamo scartato.
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Monografia
Descrizione
*Wastework : early modern stories from the cutting room floor / edited by Francesca Borgo and Ruth Ezra Roma : Officina libraria, 2024 246 p. : ill. ; 24 cm
Note
In testa al frontespizio: Decay, loss and conservation in art history, Biblioteca Hertziana