In questo nuovo volume della sua Controstona, Onfray demolisce il mito di un Illuminismo razionalista e materialista, denunciando il carattere assai moderato o persino retrivo di alcuni fra i suoi più celebrati esponenti, e tracciando inedite demarcazioni fra i «buoni» materialisti e edonisti e i «cattivi» idealisti del secolo dei Lumi.
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Anche se messi all'Indice dal Sant'Uffìzio, Voltaire e in fondo anche Diderot rimangono infatti deisti e antiatei, vincolati in maniera ambigua ai ricatti della trascendenza. Kant? Misogino e per di più razzista, come Diderot e Buffon. Sade? Un proto fascista, che predica la sopraffazione, 10 sfruttamento e il disgusto del corpo. Rousseau poi, oltre che criptoidealista, è un reazionario luddista, contrario alla scienza e favorevole alla cieca obbedienza e all'ignoranza del popolo. Chi è da salvare sono invece gli esponenti di una corrente minore e storicamente perdente dell'Illuminismo «estremista»: pensatori come Meslier, La Mettrie, Maupertuis, Helvétius, d'Holbach, di cui Onfray scrive: «L'immanenza, la terra, l'aldiquà: Vateismo; la materia, la scienza, il mondo sensibile, l'universo visibile: il materialismo; la felicità, la voluttà, 11 piacere, il corpo, la carne: 1''edonismo; il bene pubblico, il comunitarismo, il comunismo, il socialismo: la rivoluzione. Ecco i mattoni con cui gli ultra dei Lumi costruiscono il loro edificio».
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Monografia
Descrizione
4: *Illuminismo estremo / Michel Onfray ; traduzione di Gregorio De Paola [Milano] : Ponte alle Grazie, 2010 297 p. ; 21 cm