Se ai tempi di Wilde era l'omosessualità a obbligare al segreto e a nascondersi, a essere proibita e soggetta al carcere, oggi la diversità della sofferenza può essere incarnata dalla malattia del ventesimo secolo, che è diventata simbolo di sacrificio, vera e propria cultura, sostiene Gaia Servadio.
[...]
Del resto, non è vero, anche se è stato spesso ripetuto, che Wilde scrisse Salomè pensando a Sarah Bernhardt: era Alfred Douglas la persona che aveva ispirato la sua concezione del personaggio. Wilde scrisse l'opera originariamente in francese, per poi assistere e aiutare Douglas nella sua traduzione inglese. In quest'edizione sono presentate entrambe le versioni dell'opera.
Lo trovi in
Scheda
Testo a stampa (moderno)
Monografia
Descrizione
*Salomè / Oscar Wilde ; prefazione di Raul Montanari ; introduzione e cura di Gaia Servadio ; traduzione di Gaia Servadio e Raul Montanari Milano : Feltrinelli, 1998 174 p. ; 20 cm